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Esclusiva Frutta e Bacche
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Scopri i valori nutrizionali dei pinoli al naturale. Le nostre analisi hanno messo in evidenza che 100g di pinoli naturali contengono:
Ingredienti: pinoli. Può contenere tracce di ARACHIDI ed altra FRUTTA A GUSCIO.
Formati: 500g
Origine: Italia
Valori nutrizionali
Ingredienti | Pinoli |
Peso | 500g |
Modalità di conservazione | Conservare in luogo fresco e asciutto. |
Dichiarazione nutrizionale | valori medi per 100 g: |
Energia | 2404 kJ / 579 kcal |
Grassi | 45.1 g |
di cui acidi grassi saturi | 4.9 g |
Carboidrati | 4.4 g |
di cui zuccheri | 1.9 g |
Fibre | 4.4 g |
Proteine | 37 g |
Sale | 0.01 g |
Fosforo | 816 mg (117% VNR*) |
Zinco | 11 mg (110% VNR*) |
Magnesio | 380 mg (101% VNR*) |
Fonte | analisi Euro Company |
Indicazioni | I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico. |
Origine | Italia |
Nutrienti | Fosforo, Magnesio, Zinco |
VNR | *Valore Nutritivo di Riferimento |
Etichetta e confezionamento | Le immagini sono inserite a scopo illustrativo, il prodotto può subire modifiche in base alla disponibilità di magazzino e alla grammatura selezionata. |
Prodotto | Pinoli |
Curiosità
I pinoli sono i semi commestibili di alcune specie di pini, alberi appartenenti alla famiglia delle Pinaceae. Sono circa 20 le specie del genere che producono semi abbastanza grandi da giustificarne la coltivazione. In Europa sono due le specie di pino sfruttate. Il migliore è il pino domestico (Pinus pinea), che non a caso è anche chiamato “pino da pinoli”. Il pino cembro (Pinus cembra) produce grossi semi, ma vive in zone più disagevoli. Diamo uno sguardo ravvicinato al pino domestico: si tratta di un albero tipico delle zone circostanti il Mar Mediterraneo, in particolare delle coste settentrionali dove forma vaste pinete. Si innalza fino a 25 metri, sebbene l’altezza più comune sia sui 12-20 m. Ha un tronco corto e una grande chioma espansa a globo, che col tempo diventa sempre più simile a un ombrello.
Le foglie sono aghi flessibili, accoppiati e solitamente lunghi da 10 a 20 cm. Gli strobili, anche detti pigne, sono lunghi 8-15 cm, ovoidali e grandi. Impiegano 36 mesi per maturare, più di qualsiasi altro pino. Si aprono a maturità per far uscire i semi. Questi ultimi, i pinoli, sono grandi, lunghi 2 cm, di color marrone chiaro con un guscio coperto da una guaina scura che si gratta con facilità e hanno una rudimentale aletta di 5 mm che va via facilmente. Il vento non riesce a trasportare i semi, che vengono dispersi dagli animali, tipicamente gli uccelli e oggi perlopiù dagli uomini. In Italia è coltivato praticamente ovunque, ad eccezione delle zone montuose.
Si è naturalizzato in Africa meridionale, dov’è considerata invasiva e piantata comunemente in California, Australia ed Europa occidentale, fino alla Scozia meridionale. Attualmente il pino è coltivato anche come pianta ornamentale, oltre che per il consumo dei semi. I pinoli europei possono essere distinti da quelli asiatici per la loro maggiore lunghezza rispetto alla circonferenza: i pinoli asiatici sono tozzi, di forma un po’ più simile a dei chicchi di mais. I pinoli americani sono noti per le loro grandi dimensioni e la facilità con cui si riescono a sgusciare. Negli Stati Uniti la specie P. edulis è diventata famosa grazie al sistema di trading post e al popolo Navajo, i quali hanno utilizzato i pinoli come merce di scambio.
I pinoli sono essenziali per il pesto e svariati altri piatti tra cui dolci come le torte.
Internazionalmente questo seme è spesso aggiunto a carne, pesce, insalate e piatti di verdure oppure nella cottura del pane. In Spagna, viene realizzato un dolce costituito da piccole palline di marzapane ricoperte di pinoli, spennellate con l’uovo e poi cotte rapidamente. I pinoli sono presenti nella salade landaise della Francia sud-occidentale. Il caffè ai pinoli, conosciuto come piñón, è una specialità che si può gustare negli Stati Uniti sud-occidentali, soprattutto in New Mexico, ed è tipicamente un caffè a tostatura forte con un profondo sapore di frutta a guscio; qui i pinoli tostati e leggermente salati vengono anche venduti come snack per le strade delle città.
Nella cucina del Medio Oriente l’utilizzo di pinoli si riflette in una vasta gamma di piatti, come ad esempio il kibbeh, la samosa e dolci come il baklava.
Nutspaper "Pinolo" 2/2015
Storia
La coltivazione europea del Pinus pinea, per il consumo di pinoli, risale a oltre 6000 anni fa. I pinoli sono chiamati piñones in spagnolo e pine nuts in inglese. In varie zone d’Italia sono chiamati con altri nomi come “pinoccoli” o “pinocchi”, da cui pare derivi il nome del famoso burattino Pinocchio. Per l’alto numero di esemplari in Italia, il pino domestico viene da molti considerato l’albero simbolo del Paese, tanto che negli stati anglosassoni viene denominato “Italianstone pine” e in Francia “Pin d’Italie“.
I pinoli di Pinus Pinea sono stati utilizzati nella regione del Mediterraneo come prodotto alimentare per oltre 2000 anni. Le prime rilevanti tracce del loro uso risalgono al 79 a.C. tra le rovine di Pompei, dove erano considerati un elemento talmente nobile e genuino da essere ricordato nella mitologia come frutto amato da Bacco. In epoca romana vennero poi inclusi in molteplici ricette culinarie, nella creazione di vini e usati in insalate e dolci. Il pino, dal bacino occidentale del Mediterraneo, si è diffuso in quello orientale trovando l’habitat ideale in molte zone d’Italia. Le sue vere origini sono però avvolte nel mistero: le tesi prevalenti asseriscono sia originario del Mediterraneo occidentale o dell’Africa nord occidentale, comunque non autoctono della nostra penisola.
Sicuro e comprovato è invece il mezzo attraverso cui si diffuse in Italia, in tutto il bacino mediterraneo e oltre: gli Etruschi. Albero simbolo per eccellenza dell’Italia, apparve infatti al seguito di questo affascinante popolo di naviganti e commercianti, caratterizzandone sin da subito gli insediamenti. La coltivazione del pino fu successivamente incrementata durante l’Impero Romano, dove veniva adorato per la sua elegante bellezza e per l’importanza giocata nella produzione di legname e nella raccolta della resina. Il risultato dell’influsso etrusco e romano è oggi evidente in tutta la penisola, specialmente in alcune aree dove sorgono pinete di grandi dimensioni come la nota Pineta Sacchetti nell’area urbana di Roma, o come le antiche pinete di Castiglione della Pescaia (GR) e di Tarquinia (VT).
Al di fuori dell’Italia il pino veniva celebrato dai Frigi, popolo originario dell’Anatolia centrale, i quali lo amavano per i suoi frutti con i quali veniva preparato un vino inebriante. In Grecia, le pigne venivano invece utilizzate durante le feste propiziatorie di fertilità, durante le quali esse erano gettate in fosse scavate nella terra insieme ad altri oggetti, simboleggiando, con la loro forma, l’attributo maschile.
Nutspaper "Pinolo" 2/2015
https://it.wikipedia.org/wiki/Pinoli
https://it.wikipedia.org/wiki/Pinus_pinea
I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.
Proprietà
Secondo le nostre analisi, 100g di pinoli italiani contengono:
Selezione
Pinoli italiani Online
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Dove comprare i pinoli italiani?
I pinoli italiani li trovi solo sul nostro shop online di frutta secca e non nei negozi: questo è l’unico modo per offrirti pinoli italiani online di qualità e di filiera, in grandi formati e a prezzi convenienti.
Conservazione
Puoi conservare i pinoli italiani al naturale in luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di calore e umidità. Ecco 4 consigli utili:
Prezzo conveniente
Per noi prezzo conveniente significa proporre pinoli italiani al naturale ad un prezzo accessibile a tutti.
Vogliamo, da un lato, pagare il giusto prezzo ai nostri agricoltori, per ottenere un prodotto di qualità, dall’altro soddisfare le tue esigenze di prezzo.
Stabiliamo infatti relazioni eque e di lungo termine con i nostri produttori, lontani dalla logica del prezzo più basso e basate sulla fiducia, cercando di offrirti il prodotto migliore e più naturale possibile.
Non solo, scegliendo grammature superiori dei pinoli italiani contribuisci anche tu alla riduzione dell’uso di plastica.
Quanto costano i pinoli al chilo?
Il prezzo dei pinoli al kg è determinato in base alla qualità, alla varietà e all’origine dei pinoli. Noi di Frutta e Bacche abbiamo selezionato i migliori pinoli italiani nel rispetto della filiera, degli agricoltori e della materia prima. Il costo dei pinoli Italiani al kg è di 84€.
Dosi consigliate
Ogni confezione da 500 g di pinoli italiani contiene circa 16 porzioni da 30 g che apportano:
I fabbisogni individuali variano in funzione dell'età, del sesso, del peso e dell'attività fisica. Un'alimentazione varia ed equilibrata e uno stile di vita sano sono alla base del tuo benessere.
Recensioni
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