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Arachidi in guscio tostate italiane (Tripolina)
Frutta Secca
Acquista online le arachidi in guscio tostate italiane, varietà Tripolina.
L’arachide Tripolina è unica e straordinaria, riscoperta grazie alla passione degli agricoltori italiani che sono riusciti a recuperare una varietà che si credeva perduta.
Appartenente alla lunga tradizione ferrarese si distigue per il suo piccolo calibro e dalla forma allungata. Fin dal primo assaggio sentirai il tipico ed autentico sapore delle arachidi di un tempo, difficile ritrovare queste caratteristiche in altre varietà di arachidi.
Da esperti di Arachidi, abbiamo studiato il giusto grado di tostatura per esaltare ancora di più la croccantezza della varietà Tripolina. Sosteniamo l’agricoltura italiana di qualità e di valorizzazione dell’arachide italiana varietà Tripolina, comunemente chiamata bagigi nel dialetto Veneto ed Emiliano-Romagnolo.
Puoi comprare le arachidi tostate in guscio italiane in confezioni da 1 kg e 2,5 kg ideali per veri appassionati di frutta secca.
Peso: 1 kg, 2,5 kg
Ingredienti: ARACHIDI. Può contenere FRUTTA A GUSCIO.
Origine: Italia
Arachide Tripolina
- arachidi italiane in guscio varietà Tripolina
- appartenenti alla tradizione ferrarese delle arachidi
- dal tipico ed autentico sapore di un tempo.
Valori nutrizionali
Ingredienti | ARACHIDI. Può contenere FRUTTA A GUSCIO. |
Peso | 1kg, 2.5kg |
Modalità di conservazione | Conservare in luogo fresco e asciutto. |
Dichiarazione nutrizionale | valori medi per 100 g: |
Energia | 2594 kJ / 627 kcal |
Grassi | 53 g |
di cui acidi grassi saturi | 12 g |
Carboidrati | 8,0 g |
di cui zuccheri | 5,9 g |
Fibre | 9,0 g |
Proteine | 25 g |
Sale | 0 g |
Fonte | analisi Euro Company |
Origine | Italia |
Etichetta e confezionamento | Le immagini sono inserite a scopo illustrativo, il prodotto può subire modifiche in base alla disponibilità di magazzino e alla grammatura selezionata. |
Prodotto | Arachidi |
Curiosità
Ambiente e suolo.
E' indubbio che l’arachide, pianta originaria dei paesi caldi, trova specialmente nelle regioni tropicali e intertropicali, sia per la regolare distribuzione delle piogge, come per specifiche condizioni di ambiente e di suolo, il suo ambiente ideale. Tuttavia anche in un clima più marittimo temperato come quello della bassa pianura padana, la pianta può trovare le migliori condizioni di vita per compiere il suo ciclo vegetativo: la zona del Basso Ferrarese in particolare, soprattutto per le condizioni termiche favorevoli in relazione alla stessa mitezza del clima, si presta in modo soddisfacente alla coltura dell’arachide.
Vaste coltivazioni sono sorte in quei caratteristici terreni bonificati, torbosi e sabbiosi. L’arachide, poichè può considerarsi pianta adatta per prendere il posto nella rotazione del granturco e sostituirsi alla bietola e alla canapa proprio nei terreni di bonifica, viene di conseguenza ad aumentare il numero delle piante da rinnovo necessarie ad una regolare rotazione, ma permette anche un razionale e più redditizio sfruttamento del terreno.
Curiosità botaniche.
L’Arachide (Arachis Hypogaea L.), denominata volgarmente Cece di terra e Nocciolina americana nel ferrarese Bagigi, è una pianta annuale. Ha radice fittonante, fusto ramoso, lungo 30-40 cm. ed oltre e più o meno eretto secondo le varietà.
Le foglie sono alterne, composte di foglioline ovali, leggermente tomentose e lungamente picciolate. I fiori, di color giallo più o meno intenso, si formano in piccoli gruppi all'ascella delle foglie; in una stessa pianta possono trovarsi fiori sterili e fiori fertili.
Secondo alcuni autori l'Arachide sarebbe fornita, in alto, di fiori ermafroditi sterili (per aborto del pistillo), in basso, di fiori femminili fertili, gli unici che dopo la fecondazione formano il peduncolo e, in seguito, il frutto.
Fonte:
“La coltivazione dell’arachide nel Basso Ferrarese” B. Pasini, Edizioni dell’Agricoltore Ferrarese 1949
Storia
Già dal 1870 il marchese Faà di Bruno, in una monografia dal titolo: “Coltura ed estrazione dell’olio dall’arachide, sua diffusione e concorrenza” scriveva: “Da venti o più anni coltivo con amore e profitto questa pianta annuale leguminosa e in più di venti scritti pubblicati annualmente in varie periodici, non ho cessato mai di raccomandarla agli Italiani tutti, loro partecipando le mie continue esperienze, le difficoltà vinte e i risultamenti ottenuti”.
Ancora prima dell'epoca in cui visse il Faà di Bruno, la specie era conosciuta e coltivata in Italia, come ricorda Maffei in una sua nota memoria; in essa infatti si trova notizia di un primo esperimento eseguito nei pressi di Valenza (Piemonte) verso l'anno 1780.
Dalla sua terra d’origine, vale a dire dalle regioni dell’America del Sud (Brasile, Perù, ecc.), i Portoghesi, ottimi navigatori, l'avevano importata oltre che in Asia anche nell’Africa Occidentale e particolarmente nelle colonie del Senegal e del Gambia; successivamente questa pianta oleosa veniva importata in Europa e precisamente in Spagna e in Italia.
Mentre in Spagna la coltura dell’arachide trovava il suo epicentro principalmente nella zona di Valencia, in Italia il Piemonte, la Lombardia, parte del Veneto, la Toscana (Versilia) e il Meridione erano le regioni nelle quali maggiormente andava man mano diffondendosi, e questo a cominciare dai primi anni dell'800.
Agli inizi del ‘900 la coltivazione dell’arachide nella provincia di Ferrara occupava un’insignificante superficie: essa infatti veniva esercitata solamente negli orti famigliari (zone sabbiose di lungo Po), per cui la scarsa produzione ottenuta serviva unicamente a soddisfare le richieste del consumo locale.
Solo attorno al 1930, la pianta è stata coltivata su una discreta superficie: ciò avvenne nei terreni di bonifica di Iolanda di Savoia dove era sorto un oleificio. Lo scoppio della guerra e l’interruzione degli scambi commerciali con Stati Uniti, Argentina e Brasile, favorì in Italia una ripresa su vasta scala delle coltivazioni di arachide.
Dal 1942 gli agricoltori del Basso Ferrarese, consapevoli non solo delle molteplici utilizzazioni che si andavano ottenendo dai semi delle arachidi (tripolina), ma anche e soprattutto a conoscenza dell’ottimo mercato del quale godeva la produzione, incominciarono ad investire i loro terreni, in particolare quelli torbosi e sabbiosi di bonifica, nella coltura dell’arachide.
Fonte:
“La coltivazione dell’arachide nel Basso Ferrarese” B. Pasini, Edizioni dell’Agricoltore Ferrarese 1949
Selezione
Arachidi tostate italiane Online
Vogliamo soddisfare la tua passione per le arachidi italiane. Tra tante arachidi in vendita, da esperti di frutta secca abbiamo selezionato arachidi in guscio tostate italiane coltivate nel rispetto della nostra filiera.
Dove comprare le arachidi in guscio tostate italiane?
Le arachidi in guscio tostate italiane varietà Tripolina (dette bagigi) le trovi solo sul nostro shop online di frutta secca e non nei negozi: questo è l’unico modo per offrirti arachidi tostate italiane online di qualità e di filiera, in grandi formati e a prezzi convenienti.
Conservazione
Puoi conservare le arachidi tostate in guscio italiane in luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di calore e umidità. Ecco 4 consigli utili:
- La condizione ideale di mantenimento delle arachidi tostate italiane in guscio è in ambiente refrigerato. Le arachidi tostate italiane Frutta e Bacche possono anche essere conservate senza problemi a temperatura ambiente durante la stagione invernale date le basse temperature. Durante l’estate invece è consigliabile conservare in frigorifero o in ambienti il più freschi possibile, in quanto l’aumentare delle temperature potrebbe favorire il deperimento dei prodotti.
- Il contenitore ideale in cui conservare le arachidi tostate in guscio italiane è il vetro. Grazie alla sua costituzione infatti è impenetrabile ad agenti chimici e gassosi, e avendo ottime capacità isolanti termiche mantiene per un tempo più lungo la temperatura iniziale rispetto agli altri materiali. Se il vetro è colorato tanto meglio: utilizzando vetri colorati si impedisce l’ingresso di alcune lunghezze d’onda di luce (inclusa quella ultravioletta) e quindi alcune caratteristiche nutrizionali ed organolettiche rimangono inalterate.
- È importante anche il tipo di chiusura del contenitore: un tappo ermetico fa sì che l’alimento sia protetto da un eccessivo contatto con l’ossigeno che può condurre a ossidazione lipidica e che può essere essenziale per i batteri aerobi.
- L’ambiente è sempre bene che sia ben areato: ventilando i locali si mantiene sotto controllo l’umidità interna che fuoriesce dalla finestra, garantendo il giusto equilibrio, il che aiuta a sfavorire l’insorgere di muffe.
Prezzo conveniente
Per noi prezzo conveniente significa proporre arachidi tostate in guscio italiane accessibili a tutti.
Vogliamo, da un lato, dare il giusto valore alle materie prime per ottenere un prodotto di qualità, dall’altro soddisfare le tue esigenze di prezzo. Stabiliamo infatti relazioni eque e di lungo termine con i nostri produttori, lontani dalla logica del prezzo più basso e basate sulla fiducia, cercando di offrirti il prodotto migliore e più naturale possibile.
Non solo, scegliendo grammature superiori delle arachidi in guscio tostate italiane (tripolina) contribuisci anche tu alla riduzione dell’uso di plastica.
Quanto costano le arachidi in guscio tostate italiane al chilo?
Il prezzo delle arachidi in guscio tostate italiane al kg è determinato in base alla qualità, alla varietà e all’origine delle arachidi. Noi di Frutta e Bacche abbiamo selezionato le migliori arachidi in guscio italiane varietà tripolina nel rispetto della filiera, degli agricoltori e della materia prima. Il costo delle arachidi in guscio tostate italiane al kg è di 8,08 € (in riferimento al formato da 2,5 kg).
Gli agricoltori
Sosteniamo l’agricoltura di qualità, condividendo con i nostri agricoltori i valori che ci rappresentano: il rispetto per le persone e per la terra.
Tra i nostri agricoltori di arachidi in guscio italiane, c'è Mauro agricoltore della provincia di Ferrara. La passione per l’agricoltura gli è stata tramandata dalla famiglia, da qui nasce la sua voglia di sperimentare con l'intento di riscoprire prodotti che si facevano nel passato e che non si fanno più.
Il territorio ferrarese, fino al 1974, era vocato per la coltivazione delle arachidi poi, col passare del tempo e l'introduzione di nuove colture, questo tipo di coltivazione si perse. Il sapore particolare delle arachidi Tripoline è sempre stato un ricordo vivo nella memoria di Mauro fino a che, un giorno, l'ha fatto rinascere in queste campagne grazie a pochissime piante ricoltivate nei vasi da fiori e rimesse in purezza.
Ad oggi, Mauro e la sua azienda, stanno valorizzando e riportando nelle nostre tavole questa varietà di arachidi italiane che era stata perduta, l'arachide tripolina.
Per noi la passione ed il rispetto sono importanti, per questo motivo scegliamo i produttori come Mauro e sosteniamo l'agricoltura italiana, offrendo la miglior frutta secca possibile, come le Arachidi Italiane Tripolina che abbiamo chiamato con il loro nome dialettale ovvero Bagigi.
Recensioni
La tua opinione è importante! Gli appassionati che hanno acquistato Arachidi in guscio tostate italiane (Tripolina) ci hanno raccontato cosa ne pensano esprimendo una valutazione e lasciando un commento. Come funzionano le recensioni prodotto?
Conosco la tipologia di arachide…c’è ne sono di meglio….piu che il gusto dell’arachide si sente la forte tostatura…non ci siamo!!!
Buongiorno, la ringraziamo per aver recensito il suo ordine. L'abbiamo ricontattata via e-mail per maggiori informazioni. Staff Frutta e Bacche.
Le abbiamo acquistate per sostenere la produzione italiana, ma siamo stati delusi dalla loro davvero piccola taglia e soprattutto da una tostatura esagerata, per cui sanno di bruciato. Ci dispiace...
Buongiorno, la ringraziamo per aver recensito il suo ordine. L'abbiamo ricontattata via e-mail per maggiori informazioni. Staff Frutta e Bacche.
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